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Diplomazia culturale

La cultura italiana e’ molto apprezzata in Bangladesh. I rapporti si basano sull’accordo quadro di collaborazione firmato nel 1991, a cui viene dato seguito mediante protocolli esecutivi pluriennali. Nel luglio 2023 e’ stato firmato il programma culturale per il periodo 2023-2027.

La lingua italiana viene insegnata presso l’Institute of Modern languages della Universita’ di Dhaka, che riceve a tal fine un contributo finanziario annuale. La docente e’ la Professoressa Stefania Chiapello.

La lingua bengali, settima lingua piu’ parlata al mondo, non viene attualmente insegnata in Italia se non all’interno della comunita’ bangladese. La difesa dell’uso della lingua madrea contro l’urdu imposto dalle autorita’ pakistane dell’epoca, contribui’ ad animare la lotta per l’indipendenza del Bangladesh. In ricordo dell’eccidio degli studenti dell’Universita’ di Dhaka nel 1952 e’ sorto a Dhaka un importante monumento “alla lingua madre”, una cui copia e’ stata realizzata nei giadini di Via Panama a Roma per iniziativa della diaspora bangladese in Italia. La data dell’eccidio, 21 febbraio, e’ stata dichiarata dall’UNESCO “giornata internazionale della limngua madre”.

L’Italia finanzia una missione archeologica presso la Moschea di Bagerhat, codotta dalla Fondazione Lerici.

Nel 2011 l’artista italiano Mimmo paladino ha realizzato un omaggio per il grande poeta bengalese Rabindranath Tagore, Premio Nobel per la letteratura nel 1913. Il dipinto e’ conservato in Ambasciata.

Nel 2024 l’Ambasciata ha aderito al cluster EUNIC degli istituti culturali europei in Bangladesh.

Il Bangladesh ha partecipato alla edizione 2024 della Biennale di Venezia con un proprio padiglione organizzato dalla Shilpakala Academy, principale istituzione culturale del Paese.

Con la crescita e il consolidamento della comunita’ bangladese in Italia iniziano ad emergere artisti della diaspora che uniscono le due culture, quali ad esempio il regista e attore Phaim Bhuiyan e le scrittrici Jhumpa Lahiri e Neeman Sobhan.